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mercoledì 30 novembre 2011

e manifesto-oohhh

Barbuto in giro per l'Italia ed io con due rospette su due (e dico due su due, siore e siori!!!) con il febbrone.

Allora, visto che (almeno davanti a loro) non posso esprimermi come vorrei (leggi: sacramentare), mi rifaccio con Daniele Silvestri....


...e manifesto-oh...

martedì 29 novembre 2011

...allora non è colpa di nessuno???


...vorrei giusto sguinzagliare due pensieri sulla situazione in cui ci troviamo. In Italia, intendo.

Perchè (fatevelo dire da un'economista - ahahahah!!!) è vero che la crisi è internazionale. Ed è vero che ha colpito tutti. 

Però ci sono alcune precisazioni da fare:
  1. la crisi c'è dal 2004;
  2. dal 2007 si è trasferita anche al settore della produzione (ci sono meno soldi, si consuma di meno, si produce di meno, aumenta la disoccupazione, ci sono meno soldi e si ricominicia);
  3. noi abbiamo negato che esistesse fino a ieri.
Ora, il problema (a mio modestissimo parere) non è che ci siano gli speculatori brutti, sporchi e cattivi che se la sono presa con la nostra povera Italia.
Il problema è questo:

Immaginate di gestire un fondo di pensioni in Giappone, in Canada o in Australia. Con i soldi che voi gestite, dovete pagare la pensione a migliaia di pensionati del vostro paese. Immaginate di aver comprato titoli di un paese straniero. E che la persona che guida quel paese vi continua a dire che la crisi non esiste.

Voi cosa pensereste?

Io penserei che, se uno non ha capito che c'è una crisi grossa, enorme, non è chiaramente nemmeno in grado di affrontarla (e infatti!). E penserei anche ai miei pensionati. E mi riprenderei i soldi (vendendo i titoli).

Ma questo è solo un punto di vista...

lunedì 28 novembre 2011

...sulla lontananza del cielo...


Lei: 3 anni (quasi). Io: poco sopra i 30 (sto barando...)

Lei, di ritorno dall'asilo, con il musetto all'insù: "Mamma, ma perchè il cielo sta lì su su?"

Io, rivoletto di sudore freddo lungo la schiena: "Amore, ma cosa vuoi dire?"

Lei, dopo attenta pausa di riflessione: "...no, voglio dire... ma perchè deve stare così lontano?"

venerdì 25 novembre 2011

Libidinosa ricetta del frigo

Amici cari, sarà capitato anche a voi di azzardare una ricetta con gli avanzi del frigo... 
Ecco, io ieri sera mi sono lanciata in un esperimento reso necessario dallo stato nervoso della rospetta grande (la quale, quando inizia a dare segni di nevrosi, deve essere im-me-dia-ta-men-te impegnata in qualcosa).
Ne è venuta fuori una delle migliori ricette che abbia mai partorito (sì, anche quelle...)

Ho usato:

3 patate, 4 hamburgers surgelati, 3 fette di prosciutto crudo, sottilette, parmigiano grattugiato, pangrattato.

La preparazione, poi, è stata del tutto banale (ma è servita all'uopo: dopo 5 minuti, le paturnie rospettiche erano passate...): abbiamo tagliato le patate in fette di circa 1/2 centimetro e le abbiamo cotte senza olio sulla bistecchiera di ghisa.
Poi, abbiamo imburrato una tortiera per plumcake, messo un pò di pangrattato e da lì, a strati, patate, sottilette, 2 hamburger parzialmente scongelati (passati qualche secondo al microonde), 2 fette di prosciutto, il parmigiano grattugiato. Un altro strato di tutto questo, poi abbiamo coperto con l'ultimo strato di patate, pangrattato e sottilette.
Per sollervarmi la coscienza, ho detto al barbuto: "beh, ma non c'è neppure un filo d'olio!" e lui ha correttamente risposto: "sì, ma tanto dentro c'è il mondo!"...

Vi assicuro: da leccarsi i baffi!!!

Buon we!!!

giovedì 24 novembre 2011

7 links


...non dite che non ve l'avevo detto...
Se aveste voglia di rileggerne (o leggerne ex novo) qualcuno, basta cliccare sulla foto...


(1) Il mio post più bello
Just a perfect day

 Scritto con il cuore e la pancia...




 (2) Il post il cui successo mi ha stupito
Torta con inganno

La strategia al servizio della cucina




(3) Il post più popolare
Post notturno

 ...e qui penso di avervi fatto tenerezza...




 (4) Il post più utile
Figli capitalisti

...se li conosci, sai come combatterli...




  
(5) Il più controverso
La felicità domestica

 Mah, controverso, forse, no... direi il più utile per me...


 (6) Il post che secondo me non ha avuto l’attenzione che meritava
Crisi? Schumpeter diceva che...

Capisco il blocco psicologico, ma Schumpeter aiuta sempre ;-)




(7) Il post di cui vado più fiera
É solo l’inizio

...il primo post... c'è voluto un gran coraggio (ma molti di voi lo sanno...)


...e, proprio come vorrebbe S. Antonio (mah...), ecco i prescelti (va da sè, senza il minimo impegno):

  1. capellicortieballerine;
  2. ricevereconstile;
  3. pinkbutterfly;
  4. avevolenuvolenegliocchi;
  5. nelnido.
Have a good day!!!


mercoledì 23 novembre 2011

Contro ogni previsione

Non sono tipo da catene di Sant'Antonio. Ed ho una passione fisica, quasi feticista per i libri. 
E invece, oggi (devo essere impazzita!) ho avuto il piacere di smentire me stessa in ben due occasioni:
  1. ho accolto invito del papàblogger Stratobabbo e pubblicherò presto il mio personalissimo 7 links project;
  2. ho aderito all'iniziativa "Blogger di tutta Italia: a voi la parola" (di cui, anzi, vi do subito la dritta).

L'invito è rivolto a tutti i bloggers: si tratta di leggere in formato ebook e recensire sul proprio blog "La donna in gabbia", di Jussi Adler-Olsen o "Blacklands", di Belinda Blauer. Link e password saranno inviati solo ai primi 100 bloggers che manderanno un'email a questo indirizzo, indicando Nome, Cognome, Via, Città, Provincia, CAP, Codice fiscale e Titolo E-book.

Io ho scelto "La donna in gabbia"...ho letto le prime 2 pagine ed ho già paura!!!


lunedì 21 novembre 2011

Post notturno

...veramente avevo intenzione di intitolarlo "post della disperazione", ma non volevo allarmare nessuno...

Ora, voi dovete sapere che uno dei numerosi pregi della mia secondogenita (nonchè fattore principale che la differenzia dalla augusta sorella) è che, una volta toccato il cuscino, prende immediatamente sonno. Ma non stasera.

Stasera no, perchè:
  1. il barbuto è fuori, in altra regione;
  2. io sono sveglia dalle 5;
  3. contavo tanto, tantissimo su un pò di pace, in questa serata che immaginavo in semi-solitaria (dalla messa a nanna, diciamo intorno alle 21,30).
Quindi, quadretto aggiornato alle ore 23,11:

io e la rospicina, sedute al tavolo (beh, chiaramente, io seduta sulla sedia, lei sul suo trabiccoletto norvegese con due kappa), io che cerco con inutile tenacia di guadagnarmi quello che avanza della mia serata, lei (irresistibile: la natura deve fargli un software avazatissimo...) che batte le manine adipose sul tavolo, giocherella con un residuo di fazzoletto e mi sorride con tutti i suoi 3 denti (e mezzo).

Come diceva qualcuno: "ha da passà 'a nuttata"...

Qualcosa di vero e qualcosa di falso

Allora, qualcosa che ho imparato dal recente convegno...

Anzi, qualcosa di vero e qualcosa di falso, rispetto al quadretto di Lodge (se non avete letto il post, eccolo)...

“vi sono degli esercizi penitenziali da eseguire”
Vero: la penitenza si paga.... Il più delle volte, fingendo interesse rispetto a presentazioni di cui avremmo potuto fare a meno. Qualche volta, proponendo un proprio saggio di cui tutti gli altri avrebbero potuto fare a meno.

“(il viandante, n.d.r.) scambia pettegolezzi e confidenze (perché le sue storielle un pò consunte, sono nuove per gli altri e viceversa)”
Falso: le storielle sono sempre le stesse e, siccome il più delle volte anche le persone sono sempre le stesse, molto spesso ci si annoia...

“mangia e beve e si diverte ogni sera in compagnia...”
Vero: si mangia e si beve, in entrambi i casi troppo (in compenso, spesso non benissimo...)

“il congressista del nostro tempo indulge a tutti i piaceri e ai diversivi del viaggio”
Falso: a volte, pur non indulgendo a tutti i piaceri, si rischia di urtare la sensibilità di qualcuno e vanificare tutto lo sbattimento... Percepite un vago malumore? Sìsìsìsìsì.......

venerdì 18 novembre 2011

L’economista torna dal congresso


L’economista è tornata!!!

Speravo di potervi aggiornare già ieri sera, ma le cose sono andate così: convegno in mega struttura con tutte le facilities, ma noi no: perché stare dove stanno tutti (e se ci stanno tutti un motivo ci sarà, dico io...)? Noi no, dicevamo... noi abbiamo scelto un agriturismo sperduto! Posto amenissimo, in realtà, talmente ameno che vi posto lì anche qualche foto...


Quindi, dicevamo: convegno finito, andato bene e via... Pratica archiviata!

Ma oggi... È venerdì (posso ancora considerarlo il post del venerdì???)! E la ricetta? Eccola!!!




Torta salata col cavolo... verde

Allora, abbiamo bisogno di:

1 sfoglia di basta brisée, 1 cavolo verde, 1 hg prosciutto cotto, sottilette, aglio, sale, pepe.

Oh, io, ad essere onesti, la pasta brisée la faccio, ma non voglio tediarvi troppo e, del resto, quella pronta va benissimo...
Dobbiamo per prima cosa tagliare, lavare e lessare il cavolo verde. Poi, dobbiamo ripassarlo con aglio e olio (e, per i più lussuriosi, anche un pò di peperoncino...). Stendiamo la pasta brisée sulla teglia rotonda da crostata, poggiamo sotto tre sottilette e sopra metà del cavolo ripassato. A questo punto, facciamo una specie di panino, stendendo le fette di prosciutto cotto e ricoprendole con il rimanente cavolo. Una volta terminato, ricopriamo nuovamente con sottilette ed il gioco è fatto!


Non ho voluto rinunciare alla ricetta del venerdì, ma vorrei raccontarvi qualcosa di più sul convegno, quindi... 

A lunedì!!!



mercoledì 16 novembre 2011

L'economista va al congresso

Qualche anno fa (nel 1984, per l'esattezza), tale David Lodge scriveva un libretto semplice ma illuminante (che ha meritato, comunque, un'introduzione di Eco - nientepopòdimeno...). Nel libro, il cui  titolo  è "Il professore va al congresso", Lodge fissava le contraddizioni del mondo accademico in uno dei suoi principali rituali sociali: il congresso...

  "Come il pellegrino cristiano del Medioevo, così il congressista del nostro tempo indulge a tutti i piaceri e ai diversivi del viaggio, mentre in apparenza sembrerebbe austeramente intento al proprio perfezionamento. E' vero che vi sono degli esercizi penitentziali da eseguire, come presentare (talvolta) un proprio saggio e ascoltare (immancabilmente) l'esposizione dei lavori altrui, ma con questa scusa il viandante si muove e visita posti nuovi e interessanti, conosce persone nuove e interessanti, e intrevvia rapporti nuovi e interessanti; scambia pettegolezzi e confidenze (perché le sue storielle un pò consunte, sono nuove per gli altri e viceversa); mangia e beve e si diverte ogni sera in compagnia... eppure, a cosa finita, torna a casa con la reputazione accresciuta di persona seria e impegnata".


 ...tutto questo per dirvi che... L'economista va al congresso!!!

Domani e dopodomani vi scriverò dalla florida Campania, nella quale, ahimé, non dovrò solo ascoltare i lavori altrui, ma presentare due miei saggi. Mi fate gli in bocca al lupo???

P.S.: se per caso foste incuriositi, cliccando sulla copertina del libro si apre la recensione...

martedì 15 novembre 2011

The man I love

Lo so che è proprio da romanticoni e che uno da un'economista non se l'aspetterebbe (se la chiamano la "scienza triste" ci sarà un motivo?), ma è da stamattina che mi ronza in testa...


 Basta cliccare sull'immagine per ascoltarla...

Canzone significativissima (si dice?) per me ed il barbuto, la condivido volentieri...

lunedì 14 novembre 2011

Fi-nal-mén-te


Fi-nal-mén-te


avv. 1 Da ultimo, alla fine. 2 In fine, spec. per esprimere la soddisfazione da qualcosa che si è ottenuto, si è verificato e simili dopo una lunga attesa. 3 A scopo finale. 4 Completamente

Il Nuovo Zigarelli - Vocabolario della lingua italiana

venerdì 11 novembre 2011

Torta con inganno...



...ieri in silenzio stampa, ma almeno uno dei due articoli è finito (ok, quasi... l'ultima rilettura e lo mando!!!). Però oggi, essendo venerdì, ci mettiamo in modalità dressed-down e parliamo di cucina. 

La ricetta di oggi è:


TORTA DI HELLO KITTY CON INGANNO


Abbiamo bisogno di: 120 gr cioccolato fondente, 3 cucchiai cacao in polvere, 200 gr di zucchero, 90 gr burro morbido, 240 gr farina, un vasetto di yogurt bianco, 120 gr di latte, 3 uova, 1 bustina di lievito, 3 pere.

Per prima cosa, mettiamo il cioccolato fondente nel mixer e lo tritiamo finemente. Poi aggiungiamo il burro, lo zucchero, il cacao, le uova, lo yogurt, le pere sbucciate ed il latte. Mettiamo nel mixer la farina e, solo all'ultimo, il lievito.
Dopo aver imburrato ed infarinato una tortiera, versiamo il composto e mettiamo in forno a 180° per 45 minuti circa.

Per la decorazione, io ho usato una maschera di Hello Kitty (di cui mia figlia è appassionata, nonostante i miei interventi di dissuasione...), ma potete scegliere qualsiasi altro personaggio...

Dov'è l'inganno? Sta, come avrete immaginato, nelle pere!!! E' l'unico modo in cui riesco a farle mangiare alla mia rospetta (v. prove allegate)!!!!
 

Bon Appetit!!

mercoledì 9 novembre 2011

Figli capitalisti

Cosa fare quando si devono ancora consegnare due articoli e si è già in ritardo di una settimana? Si scrive un post che finge di parlare di economia, così ci si salva la coscienza (e si perde altro tempo, ma di questo non parliamo...).

Lo sapevate che i nostri figli sono capitalisti? (Sapevatelo!!!)


Il capitalismo nasce con l’idea dell’accumulazione. Questo è il motivo per cui, avendo tutti i paesi adottato questo sistema di produzione, sottostanno all’imperativo della crescita ed è anche il motivo per cui ci preoccupiamo se il PIL cresce dello 0% (ma io dico, se il PIL di ieri andava bene, perché oggi non va bene più e deve crescere per forza? Perché siamo capitalisti!).

Allora, una brevissima considerazione sull’etica del capitalismo. Qual è il pregio maggiore del capitalismo? Aver svelato ed assecondato la natura umana: l’essere umano è pessimo. E lo è proprio intrinsecamente. Non credete a quelli che vi dicono che nasciamo buoni, ma ci corrompiamo con la socializzazione: non è vero! Potete chiedere ad un qualunque genitore onesto: già da bambini siamo pessimi!!! Egoisti, opportunisti, accumulatori. Cioè, siamo già capitalisti!



Già, perché, secondo la teoria economica, l’individuo è razionale se è egoista: quindi, i nostri bimbi sono tutti razionali (mah...)

martedì 8 novembre 2011

La felicità domestica

Adesso... Io per i romanzi russi ho una passione insana e lo so. Per Tolstoj, poi, coltivo una specie di perversione e vabbé. Che ci avrei messo a piazzarvi lì un bel post su Guerra e Pace? Sono tipo 600 pagine di romanzo, qualcosa da dire l’avrei trovato, no? Per non parlare di Anna Karenina (i più attenti, la ricorderanno citata nei miei primissimi post).

E invece eccomi qui, di martedì, ad attaccarvi un pippone (è un termine tecnico, non storcete il naso) su questo libretto del caro Lev (è come se fossi una sua groupie, mi sento di potermelo permettere) sul quale ho messo le mani.
 
Il titolo (del post, ma anche del libro) è La felicità domestica.
Ora, voi mi dovete dire se, una cosa come 150 anni fa, uno poteva essere in grado di capire così bene come, a volte, i rapporti possano cambiare nella coppia dopo il matrimonio...
 
 
Visto da lui:
<“Non tenteremo di ripetere la vita... Non mentiremo a noi stessi. E che non ci siano più le vecchie ansie ed emozioni, e ne sia resa grazia a Dio! Non abbiamo nulla da cercare e per cui turbarci” ... “È così, amica mia”, concluse, piegando verso di sé la mia testa e baciandola. E non fu quello il bacio di un amante, ma di un vecchio amico.>
 
Visto da lei:
<Improvvisamente capii con chiarezza e tranquillità che il sentimento di quel tempo era irrimediabilmente passato, come il tempo stesso, e che farlo tornare adesso non sarebbe stato solo impossibile, ma opprimente e molesto. E poi in fondo era stato così bello quel tempo che mi sembrava così felice?>

Disclaimer: questo post non è ispirato alla mia vita personale (meglio specificare, se no il barbuto, stasera, lo sentite voi???)

lunedì 7 novembre 2011

Just a perfect day...

Una giornata piena di gioia. Ecco cos’è stata. Uno di quei rari momenti di armonia che si provano nei primi anni di vita delle rospette, nei quali io ed il papà barbuto siamo generalmente sopraffatti dalle urgenze che si susseguono, una dietro l’altra, senza soluzione di continuità.
E invece, ieri è arrivato come un regalo.
Giornata tranquilla, anzi direi piuttosto low profile. Nemmeno iniziata sotto i migliori auspici. Devo confessare che nutro una antipatia profonda, inestricabile ed anche intellettualmente radicata per i centri commerciali. Dopo un pò che sono lì dentro, con la luce artificiale, l’aria finta e tutti quegli stimoli, inizio a diventare insofferente e mi ricopro di pustole (vabbè, forse ora sto esagerando)...
Però, io con la tisi (da venerdì, bronchite asmatica) e le bimbe cagionevoli, giornata con previsioni di abbondanti piogge, non c’è sembrata esservi alternativa.
E invece, la vera svolta è arrivata quando, con rara lungimiranza, il barbuto ha ben pensato di cedere ad un capriccio della piccola grande: “va bene, compriamo il vestito da fatina danzerina e, se vuoi, puoi tenerlo addosso”. É seguita, peraltro, scenetta comica, con la bimba passata sulla cassa a mò di agnellino, con tutto il vestito addosso. E, da allora, una giornata quasi perfetta, culminata, dopo la cena, con ballo collettivo di famiglia e tutti che ridevano...
L’atmosfera da mulino bianco, per una volta, è passata anche da noi...

venerdì 4 novembre 2011

Venerdì? Ricetta!

Facciamo che il venerdì diventa il giorno della ricetta?
Proprio ieri mattina ho deciso che avrei voluto avere degli amici a cena, per una cena vera (e non la solita pizza a domicilio con cui siamo andati avanti negli ultimi mesi...). Così, per il primo ho rubato una ricetta a Piccola Layla (profumodisicilia.blogspot.com).

Per il secondo, ho scelto una ricetta semplice e gustosa, gradita anche ai bimbi (il cui numero, nelle nostre cene, sopravanza ormai quello degli adulti!).
Ecco a voi... il...

TORTINO DI CARNE ALL'ARANCIA

Ingredienti per 4-5 persone:
500 gr. di polpa di maiale e di petto di pollo macinati, circa 400 gr. di pane raffermo, 3 arance, latte, sale, pepe, olio.

Cosa fare:

Per prima cosa, bagniamo il pane raffermo nel latte finchè non sia del tutto ammorbidito. Poi, mettiamo nel mixer la carne con il pane raffermo, dopo averlo strizzato un pò (ma non troppo, ché il latte dà al tortino una consistenza più morbida). Nel mixer aggiungiamo poi il succo di un'arancia spremuta, sale e pepe.
Passiamo, così, ad oliare una tortiera (io ho usato uno stampo per il plumcake, che mi sembrava più carino), ricopriamo con il pan grattato e versiamo il composto del tortino.

A copertura, mettiamo altro pan grattato, il succo di un'altra arancia e qualche scaglia di burro (e si tratta degli unici grassi: le mie ricette sono spesso very low fat!!!).

In forno per 20 minuti a 180° e sarà cotto. Per servirlo, se volete, potete aggiungere qualche fetta di arancia...

Ecco il risultato finale...


Bon Appetit! (e anche buon we!!!)

mercoledì 2 novembre 2011

Crisi? Schumpeter diceva che...


 "Nell'economia di scambio, in condizioni di libera concorrenza, i prezzi di tutti i prodotti dovrebbero essere uguali ai prezzi del lavoro e della terra in essi contenuti."
"Ciascun produttore dovrebbe consegnare tutto il suo ricavato a coloro che gli hanno fornito i mezzi di produzione...finchè alla fine l'intera somma originaria dei prezzi toccherebbe ai fornitori di prestazioni di lavoro e di prestazioni della natura."
"Stando così le cose, la produzione dovrebbe quindi svolgersi essenzialmente senza profitti".

"Il profitto è un sintomo di imperfezione."


Quindi, aggiungo io, l'accumulazione (che rappresenta il principio basilare del capitalismo, che abbiamo scelto come sistema di produzione) non dovrebbe rappresentare un fine di per sè, quanto piuttosto uno strumento per ulteriori investimenti dell'impresa e per lo sviluppo in senso più ampio dei paesi...


Meditiamo, gente, meditiamo... ;-)))

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