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venerdì 2 novembre 2012

Lo zen e l'arte di sopravvivere (alla vita in corsia)

Ora, ad essere onesti, io ho sempre guardato a questa vita di ospedale (e, perdonatemi!) anche a chi la faceva con un misto di distanza, forse indifferenza ed anche, in fondo in fondo, un pizzico di fastidio (ma guarda un pò questi, che minano il mio mondo perfetto)... Non fatevi una pessima idea di me: sono un tipo empatico, ho fatto volontariato, non sono schizzinosa... ;-)

Però, lasciando da parte tutte le altre valutazioni possibili su una situazione che non solo non si immagina mai per il proprio futuro, ma che non si augurerebbe nemmeno al peggior individuo sulla terra, devo ammettere che si tratta di un vero e proprio bagno d'umiltà.

Non può che farci bene: pensiamo, allora, che tutto questo poggi le basi per una nuova visione della vita, per avere finalmente il coraggio di porsi l'imperativo della felicità, per ricordare in ogni momento che la normalità (che di solito detestiamo) è, in realtà, uno stato di grazia.

...vi è piaciuta la lezioncina di zen?

Vi abbraccio (davvero, uno ad uno)

giovedì 18 ottobre 2012

Vi scrivo da un altro pianeta

Vi scrivo da un altro pianeta. In questo pianeta, i bambini di tre anni si ammalano. Ma si ammalano per davvero, di quei mali che non dovrebbero avere neppure i grandi.

Un pianeta in cui i bimbi, loro malgrado, diventano tutti dei supereroi e sopportano lunghissimi ricoveri in ospedale, interventi chirurgici, medicinali assurdi che gli scorrono nelle vene.

A dire il vero, io non avevo mai neppure pensato che potesse esistere, un pianeta come questo.
E invece, eccoci qui. Da oltre 7 mesi. A combattere con le unghie e con i denti. Perché, come dice la rospetta (senza più capelli, ma con le idee ancora chiarissime) "noi siamo toste".

Che mi dite di voi?

martedì 6 marzo 2012

Mi comprenderete




Da venerdì la mia vita è cambiata. La rospetta più grande è ricoverata per un grave problema che ci assorbirà totalmente per qualche mese.


Adoro il mio blog e (consentitemelo) tutti voi. Spero che sarete qui di nuovo, quando tornerò.

Speriamo a presto, speriamo tutto bene.

Azzurra

giovedì 1 marzo 2012

La crisi quotidiana

Tre coppie di amici.

Coppia 1.
Entrambi laureati, anni passati a studiare, lui è una risorsa molto formata abituata ad avere contratti di consulenza importanti. Guadagnava bene, ma ora ha perso il lavoro, lei ha un posto fisso. Due bambini, un mutuo da 1.000 euro al mese. 

Coppia 2.
Entrambi laureati, hanno studiato tutta la vita. Lui è un ottimo professionista, abituato a guadagnare bene. Ora ha perso il lavoro, lei ha un posto fisso. Due bambini piccoli, fortunatamente niente mutuo.

Coppia 3.
Entrambi hanno terminato gli studi superiori. Lui ha un lavoro fisso, lei un lavoretto da casa. Lui mantiene il posto di lavoro, ma non viene pagato da 5 mesi. Una bambina ed un'altra in arrivo.

La crisi c'è e si sente.


P.S.: il perchè della foto? siamo in mutande, ragazzi miei...

lunedì 27 febbraio 2012

In mood frivolo: nuovo tattoo


...e pensare che avevo anche preparato una bella ricettina del venerdì. Però, devo confessarlo, il dibattito che si è acceso sulle aspettative che ciascuno di noi ha sui blog che legge e che scrive mi ha appassionato e non ho voluto interromperlo...

Vi ho letti tutti e farò tesoro dei vostri punti di vista: quindi, ora vi piazzo lì qualcosa di personale (tiè!). Come vi avevo anticipato qui, la passione per i tattoo mi ha recentemente vinto, dopo una lunghissima gestazione di attesa... Diciamo che, prima di fare il primo, ci ho voluto pensare bene. Però, ho rotto gli indugi e mi sono lanciata da poco nel secondo...




Ora, il prossimo andrà nell'interno polso. Vi chiedo un consiglio: quale soggetto scegliere? Lo spazio è davvero poco (ho un polso minuscolo, da bimba)... Una lettera? Una frase? Due stelline (le mie rospette)?

 Dai, dai: scatenate la fantasia, per favooooooreeee???

P.S.: stando a questa immagine, sono un tipo che si conquista con un paio di  birre... ;-)



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